In un momento in cui la rete messa in atto dalla pianificazione territoriale è sempre più fitta, con l'obiettivo di rendere sempre più capitalizzabili e controllabili i luoghi a cui ci si rivolge, molti abitanti si oppongono fermamente e irrevocabilmente. Possiamo prendere l'esempio del bocage di Notre-Dame-des-Landes e della Val di Susa in italia, che da decenni si battono contro le infrastrutture ad alta velocità, per un aeroporto internazionale per l'una e il TGV Lione-Torino per l'altra. La loro dedizione per la lotta e il loro rifiuto, così come la misura in cui queste lotte hanno acquisito, hanno dimostrato che tutte le previsioni dei governi si sono rivelate sbagliate. Tanto che questi movimenti stanno ora disegnando il futuro dei loro territori con la propria penna.
Negli ultimi decenni abbiamo assistito a una convergenza di lotte per la difesa del territorio in Europa. Possiamo quindi affermare che questi due movimenti sono legati, ma non solo, troviamo legami tra le diverse ZAD in Francia e i diversi movimenti per la difesa del territorio in Italia.
Ad esempio, vediamo che dal 7 all'11 luglio 2012 gli zadisti di Notre-Dame-des-Landes hanno ospitato, il World Social Forum, il secondo Forum Tematico Europeo contro i "Grandi Progetti Inutili Imposti". Questo Forum si tiene ogni anno e si oppone al Forum Economico Mondiale di Davos. Mette in risalto il legame tra le lotte locali e altre lotte come quella del Movimento No TAV in Italia. Si è svolto anche nel comune di Venaus, nel quale si svolge anche il festival "alta felicità" e rappresenta quindi un comune simbolo della lotta No TAV.
Inoltre, grazie all'intervista, abbiamo potuto constatare che esistono forti legami tra gli zadisti e i No TAV. Molti zadisti sono andati nel Val di Susa, ma è comune anche incontrare dei No TAV sulle ZAD. Così vediamo un'interconnessione tra i diversi movimenti che difendono il territorio. In effetti, i membri di questi movimenti sono persone con opinioni forti che spesso condividono gli stessi valori e le stesse lotte. Tuttavia, come afferma Julien Durand, la lotta rimane locale, il che significa che anche se le persone di tutto il mondo si stanno mobilitando, l'importante è agire localmente, agire sul territorio, essere presenti sulle terre interessate.
La ZAD e il movimento No TAV incarnano, ciascuno con il proprio stile, nuovi modi di tenere insieme la vita e di lottare in modo inscindibile, che hanno scosso il pensiero e l'azione politica dei rispettivi Paesi. In Francia, dal 2012, altri progetti di sviluppo hanno trovato di fronte a loro una determinazione che ha ricevuto impulso dalla lotta a Notre-Dame-des-Landes. In Italia, i "movimenti No " si stano diffondendo da nord a sud del Paese: il No MUOS contro le antenne militari, il No PONTE a Messina, e altri No TAV a Terzo Valico o in Trentino...
Il legame tra questi due movimenti è ora spiegato in diversi libri, come "CONTRÉES, Histoires croisées de la ZAD et du No TAV" del collettivo "Mauvaise Troupe" per esempio. Vi invito a leggere il loro blog e/o a leggerli per capire meglio chi sono questi attivisti pendolari che viaggiano nelle diverse ZAD e fino all'Italia attraverso tutti i suoi movimenti "No...".