Il TAV, o "Treno ad Alta velocità", é un progetto che mira al collegamento ferroviario tra Lione e Torino. Convalidato nel 1991, questo collegamento non è ancora completato e solo una piccola parte del lavoro è stata eseguita. Il progetto è gestito dalla società TELT che è il promotore pubblico incaricato sia alla realizzazione che alla gestione del collegamento della sezione transfrontaliera Lione-Torino. Lo Stato è, per la Francia, unico azionista, fino al 50%. L'Italia, rappresentata da FS (ferrovie italiane) detiene il restante 50%.
La linea transfrontaliera del nuovo collegamento Lione-Torino è lunga 65 km. Tuttavia, la struttura principale di questa sezione è la galleria di base di 57,5 km. I lavori di scavo totali rappresentano 160 km (57,5 km per ogni tubo del tunnel, due in tutto, e il resto per il collegamento delle gallerie). I siti di riconoscimento sono già operativi in Francia e in Italia. Per quanto riguarda l'Italia, a Chiomonte, la galleria della Maddalena si trova ora a 7.500 m mentre a Saint-Martin-La-Porte, in Francia, è stata scavata una galleria di ricognizione di 9 km nell'asse del futuro tunnel centrale.
Questo collegamento sarà un elemento chiave del corridoio V mediterraneo della nuova rete di trasporto transeuropea che collega la penisola iberica all'Europa orientale. Ciò consentirebbe nel istituire una linea mista di merci e passeggeri che coprirebbe circa 270 km, di cui il 70% in Francia e il 30% in Italia. Il costo della sezione transfrontaliera è stimato a 8,6 miliardi di euro. Data la sua portata internazionale, l'Unione Europea sta finanziando il 40% del progetto, il resto è diviso tra Italia, 35% e Francia, 25%. Il progetto dovrebbe essere concluso entro 2029-2030.
Dalla fine della guerra fredda in Europa, ci siamo convinti che il commercio avrebbe subito una crescita infinita grazie alla nuova indipendenza dei paesi dell'Est e alla nuovissima liberalizzazione di tutti i mercati europei. Tuttavia, la crisi economica e finanziaria del 2009 ha avuto un forte impatto sull'Europa ed è arrivata a compromettere le prospettive di aumento dei flussi e alla convinzione dell'effettiva utilità di una nuova linea ferroviaria. In effetti, la linea storica non sarà satura come previsto e la domanda di trasporto di merci e persone rimarrà piuttosto bassa e non giustificherà la creazione di un'offerta come un nuovo collegamento TGV.
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Grazie a queste informazioni storiche è ora possibile comprendere le dinamiche di un progetto come il collegamento TAV Lione-Torino. Nella storia c'è quindi un graduale crescendo di proteste contro una serie di governi che si lanciano l'un l'altro senza mai prendere decisioni concrete e soprattutto senza mai mantenere le loro posizioni. Come talvolta sentiamo dire "grandi opere, grandi problemi", troviamo un'ampia applicazione della frase in in questo progetto. Per comprendere meglio le basi delle proteste "No TAV", ti invito a consultare la sottoscheda successiva.