Nel 2015 il governo francese e quello italiano di Renzi e Hollande hanno firmato un accordo a Parigi che ha da via ai lavori per la linea Lione-Torino. Questo testo sarà definitivamente approvato due anni dopo. Il testo dichiara che "non ci sono più ostacoli alla linea ad alta velocità Lione - Torino, per l'Italia e la Francia, i leader desiderano firmare l'accordo finale".
Nel 2015-2016, Renzi realizzerà una moltitudine di "firme storiche" e "accordi storici" per la linea Lione-Torino. Vi è, tuttavia, un grosso problema di coerenza nelle decisioni prese dai capi di stato italiano e francese. In risposta a questi nuovi accordi, il No TAV e i movimenti collegati contro le grandi opere, organizzarno numerose proteste, in particolare a Venezia, dove le rivendicazioni assumono l'aspetto di "battaglie navali".
Nell'autunno del 2015 il Tribunale del Popolo ha emesso una sentenza morale nei confronti dell'Italia per violazione dei diritti dei cittadini della Valle di Susa. Infatti, questi ultimi non hanno ricevuto informazioni corrette e complete sui rischi ambientali collegati al progetto e ai quali saranno esposti, non sono stati consultati in un processo partecipativo che ha escluso i rappresentanti locali contrari al progetto, non ci sono stati studi seri sull'impatto ambientale a lungo termine nella valle e vi è inoltre la prova che un flusso di informazioni false e manipolate è stato comunicato agli al fine di evitare qualisisi sorta di protesta da parte loro.