Nell'aprile 2006, COWI ha reso pubblico il suo rapporto, esprimendo un giudizio positivo in relazione agli studi condotti da LTF, ma ha espresso la necessità di porre al centro dell'attenzione lo sviluppo sostenibile della valle e delle regioni alpine.
Il 1 ° marzo 2006, sotto il governo Prodi II, il presidente del consiglio, Romano Prodi, decise di formare un comitato tecnico che prende il nome di "Osservatorio Tecnico" sulla linea ferroviaria Lione-Torino. Questo avrà lo scopo di rivalutare il progetto con i rappresentanti del territorio e diagnosticare i problemi connessi alla TAV. Il presidente di questo comitato sarà Mario Virano, ex membro del comitato pro TAV.
Inoltre, nel 2006 si svolgono le Olimpiadi invernali del 2006 a Torino e nella Valle di Susa, di conseguenza il governo richiede una "tregua olimpica" dal "No TAV" che la accetterà e la rispetterà. Si estenderà poi anche alle elezioni nazionali dell'aprile 2006.
In questa data scoppiarono le prime grandi manifestazioni. Il movimento continua le sue proteste fuori dall'Italia e mobilita un ramo del movimento questa volta francese. Una delegazione di 6000 persone prende parte a una manifestazione a Chambéry, organizzata dal francese "No TAV". Questa delegazione organizza quindi un pellegrinaggio a Roma che copre quasi 800 km a piedi e raccoglie le firme sulla strada per presentare una petizione al governo. Inoltre, il movimento inizia a riconoscere il suo combattimento da parte di altri movimenti di difesa del territorio, pertanto ti parlerò in modo più dettagliato nella scheda altri progetti contestati in Italia.
Nel 2007 l'Unione Europea ha concesso 671 milioni di euro per la ricerca e per il TAV Lione-Torino.